Questo libro intende proporre un approccio universalistico alle questioni normative, capace di eviotare le critiche che la filosofia di ispirazione post-strutturalista, decostruzionista e postmoderna ha rivolto al pensiero fiolosofico moderno. Il concetto di autenticità riflessiva è presentato come la chiave per accedere a un nuovo tipo di universalismo esemplare, diverso dal più tradizionale universalismo generalizzante modellato sul concetto aristotelico di phronesis e su quello kantiano di giudizio riflettente e in grado di liberare il progetto della modernità dalle secche in cui, a seguito della cosiddetta svolta linguistica, sembra essersi arenato. La rotta che Ferrara, rivisitando Aristotele, Kant, Hegel e Heidegger, ma anche la tradizione psicoanalitica, quella ermeneutica e quella della teoria sociale, cera di seguire si mantiene equidistante tanto dal postmodernismo quanto all'universalismo di tipo puramente procedurale orientandosi piuttosto sulla critica del giudizio, di cui propone in rivisitazione e una espansione in chiave postmetafisica.