Beethoven era per un sedicesimo nero

di Nadine Gordimer

La storia che dà il titolo alla raccolta, vede un professore di biologia di Johannesburg ripercorrere la propria storia familiare. Al centro un tema paradossale e significativo: se un tempo tutti desideravano avere almeno una goccia di sangue bianco nelle vene, oggi vale l'esatto contrario, e avere almeno un sedicesimo di sangue di colore è raccomandato quasi si trattasse di un indizio di ‟nobiltà sociale”. Con mano sicura Gordimer indaga fra le pieghe dei sentimenti e del rapporto di coppia: attraverso i sensi (udito, olfatto) i diversi protagonisti scoprono di essere stati traditi dal partner. Formidabile il racconto dell'incontro tra Edward Said, Susan Sontag e Anthony Sampson, in un ristorante cinese di New York, dove Gordimer discute dei problemi del Medio Oriente, dell'Europa dell'Est, della condizione della donna: sono tredici brevi capolavori.
Leggi tutto…

Nadine Gordimer

Nadine Gordimer (1923-2014), nata nel Transvaal, in Sudafrica, premio Nobel per la letteratura nel 1991, ha pubblicato con Feltrinelli: Un mondo di stranieri (1961), Occasione d’amore (1984), Un ospite d’onore …

Scopri di più sull’autore
  • Marchio: FELTRINELLI
  • Data d’uscita: 7 Aprile 2010
  • Collana: Universale Economica
  • Prezzo: 8,00 €
  • ISBN: 9788807721731
  • Genere: Tascabili
  • Traduttore: Grazia Gatti
Addio a Nadine Gordimer

Addio a Nadine Gordimer

La scrittrice sudafricana Premio Nobel per la Letteratura 1991 è morta il 13 luglio a 90 anni, nella sua casa di Johannesburg. Un ricordo di Inge Feltrinelli e un video.

‟Amo la forma racconto, è completa come un uovo”. Intervista a Nadine Gordimer

‟Amo la forma racconto, è completa come un uovo”. Intervista a Nadine Gordimer

‟In chi fa il mio mestiere lo scrittore convive sempre con l'individuo e con la sua responsabilità. Quando si è musicisti, pittori o scrittori, il proprio talento implica la responsabilità di portare la libertà e la giustizia in quel che si suona, si dipinge o si scrive. Chi svolge questo tipo di professioni, infatti, ha in prestito un talento che deve restituire, il più onestamente possibile. Allo stesso tempo, ognuno di noi - indipendentemente dall'ambito nel quale si esprime - è dotato della responsabilità di rendersi consapevole dei modi in cui vivono le persone e delle leggi alle quali sono sottomessi. Dunque, dobbiamo assumerci la responsabilità di quanto accade non solo nel nostro paese, ma in tutto il mondo, e fare tutto ciò che ci è possibile per promuovere la libertà e il senso di giustizia.”

Il mio Sudafrica. Colloquio con Nadine Gordimer

Sudafricana, militante dell'African national congress, il partito di Nelson Mandela (era tra le prime persone che lui ha voluto vedere, appena liberato dalla prigione di Robben Island; mentre il suo impegno politico diretto risale al massacro di Sharpeville nel 1960), presidente del Pen International, la Gordimer dice a 'L'espresso': "Ho avuto fortuna nella vita, ho conosciuto persone meravigliose come Mandela, ho potuto inventarmi dei personaggi immaginari, ho vissuto tempi di lotta all'apartheid e ho potuto raccontare tutto questo. Durante l'adolescenza mia madre mi incoraggiava a scrivere, forse per questo sono diventata una scrittrice".