Buonisti un cazzo

di Luca Bottura

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“Me ne batto alla grandissima se dico o scrivo cose buone per lo zerovirgola elettorale. Perché non sono un politico, e per questo ho la presunzione infantile del contagio del buono. O almeno del migliore. Che due o tre cose di civiltà le dirà e proverà a farle sempre, e comunque. Perché ritiene di avere molti fratelli in sonno, sparsi per questo sfortunato Paese che non ha bisogno di eroi e nel caso se li sceglie di merda. O ci sputa sopra. Perché sono quella roba lì. Buonista un cazzo.”
A sentire le urla sovraniste, il pezzo di Paese che ne rifiuta il fascino è un esercito di ricchi, comunisti col Rolex, privilegiati. I famigerati buonisti. Che però, coi loro difetti, saranno sempre meglio dei cattivisti. Non è vero che c’è da vergognarsi per aver studiato. Pagare le tasse non è da sfigati. L’Europa non è una prigione. Non dobbiamo aiutarli a casa loro: dobbiamo accogliere chi abbiamo contribuito ad affamare. Imitare i populisti non farà vincere le elezioni a nessuno. E non siamo Gretini, siete cretini voi.
Luca Bottura ha scritto una biografia collettiva di quel pezzo di Paese, un racconto autoironico, demoralizzato ma non vinto, pronto a ridere dei propri nemici e dei propri amici. Sperando che restino tali.

“Buonista è il più rotondo e sgraziato degli aggettivi. Be’, buonisti un cazzo.”
 
Un racconto divertente, spietato, ma anche pieno di affetto, di quel disorientato pezzo dell’Italia che non si sente sovranista.

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Luca Bottura

Luca Bottura si guadagna da vivere scrivendo per sé e per altri. È stato “altro direttore” del settimanale Cuore sotto la direzione di Michele Serra e ideatore e conduttore di …

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  • Marchio: FELTRINELLI
  • Data d’uscita: 20 Febbraio 2020
  • Collana: Varia
  • Pagine: 176
  • Prezzo: 13,30 €
  • ISBN: 9788807492525
  • Genere: Varia