Evento inspiegabile, inconcepibile: la luce scompare a poco a poco dal mondo. Ma è proprio questo misterioso e crescente buio che permette di cogliere ciò che abbiamo sotto gli occhi ma non sappiamo e vogliamo vedere, di rileggere tutta la storia umana e i suoi saperi in modo completamente diverso. Perché solo nel buio è possibile vedere la luce.
Canto del buio e della luce è frutto di un lavoro preparatorio di anni e dell’incontro esplosivo dell’autore con scienziati, matematici, musicisti, registi, pittori, linguisti, pubblicitari, ballerine, maghi, ipnotisti, esperte di moda, orafi, lavoratori dei supermercati, infermiere, educatrici, coadiutrici di banca, dipendenti di grandi catene di distribuzione… Vi prendono voce anche molte figure emerse dalle drammatiche cronache di questi anni e personaggi celebri in cui l’autore entra come dentro degli avatar: Putin, Papa Francesco, Jeff Bezos, Gesù…
Questo romanzo è una sfida che mette in discussione e in movimento le nostre certezze e ci pone di fronte all’impensato. è un’immersione in una materia narrativa emozionante e bruciante, un’avventura di conoscenza che porta in sé la radicalità e la verità della fiaba.
All’inizio non si capiva. Che stava a poco a poco diventando buio, voglio dire. Perché quando comincia una cosa simile non si capisce bene cosa sta succedendo, non si può capire, non si vuole capire.
E se scomparisse la luce?
E se il nostro mondo venisse inghiottito dal buio?
E se il nostro mondo fosse già stato inghiottito dal buio?