“Da quel momento ho iniziato a essere una donna, ho iniziato ad amare questo nome che non sentivo pronunciare nelle aule dove si studiava storia della filosofia. Da allora, non ho mai smesso di essere grata a Carla Lonzi, non ho mai smesso di imparare da lei e dalla sua vita, dai suoi scritti.”
Così Annarosa Buttarelli presenta l’effetto dirompente che la lettura degli scritti di Carla Lonzi ha prodotto su di lei, allora giovane filosofa in formazione, e introduce oggi a noi la figura più singolare all’origine del femminismo italiano della differenza.
Carla Lonzi ha mostrato la forza di una donna che sa andare via da dove non si può stare, da dove non è dignitoso stare, da dove non è pensabile stare per una donna. Infatti, è andata via dal mondo della cultura maschile, via dalla coppia uomo-donna in cui spesso (ancora oggi) c’è abuso e violenza, via dall’università e dalla ribalta della critica d’arte.
La sua vitalità è inesaurita, come lo è quella delle donne di genio che sono riuscite nell’impresa più difficile che esista: cambiare la storia umana e la cultura attraverso azioni e pensieri imprevisti destinati a diventare inaggirabili e imprescindibili.
Recentemente riscoperti dopo anni di oblio, gli scritti di Carla Lonzi sono tornati a essere letti e discussi dalle nuove generazioni che potranno qui trovare il suo primo profilo biografico e intellettuale completo.
“Abbiamo fatto il femminismo, disfiamo il femminismo per rifarlo con pratiche nuove.”