C’era una volta – anzi, c’era un’altra volta – una fanciulla di nome Cenerentola. La fiaba classica la conosciamo tutti. Ma chi avrebbe mai immaginato che la dolce e sognante protagonista rifiutò di sposare il principe, ritenendolo un insulso bambolotto, e fuggì in una comune ai confini del Regno, dove poter vivere in autonomia e libertà? Un epilogo inaspettato è in realtà il punto di partenza per una nuova, dissacrante riscrittura, in cui la donzella che attende di essere salvata diventa una donna fiera e determinata che lotta contro un destino che non ha scelto, la Fata Madrina un’attivista transgender la cui magia consiste nella sapiente somministrazione di sostanze stupefacenti, Lucifero un gatto che si guadagna da vivere grazie alla capacità di parlare con Satana, fornendo consigli agli oppressi… e perfino Anastasia e Genoveffa si ribellano al ruolo di arcigne sorellastre, stringendo con Cenerentola un legame di autentica sorellanza.
Una graphic novel che ha il ritmo e l’energia di un concerto punk, grazie alla forza esplosiva dei testi di Fumettibrutti e dei disegni di Joe1, un’originale riflessione sull’importanza di sfuggire agli schemi e alle etichette imposti dal conformismo sociale. La strada è lunga e avventurosa, e Cenerentola ha intenzione di percorrerla fino in fondo, senza scomode scarpette di cristallo, ma con solidi anfibi.
Cenerentola non e andata a vivere nel castello, ma in una comune punk. E non ha nessuna intenzione di finire in sposa a un principe. Meglio la compagnia degli amici ratti.
Una controfiaba, festosa e irriverente, che combatte e abbatte stereotipi e ghettizzazioni, sotto la risata che li seppellirà.