Da una parte c'è Bobby Crawford, un tennista che è il vero animatore di un club nautico, in una località spagnola sulla Costa del Sol frequentata soprattutto da inglesi benestanti di mezza età: un luogo apparentemente tranquillo dove però le giornate, tra partite di tennis, spettacoli teatrali, festini, consumo di droghe, film porno e atti vandalici, non paiono scorrere troppo monotone. Dall'altra ci sono Frank Prentice, un uomo che seppur chiaramente innocente ha confessato di essere l'artefice di un incendio doloso che ha provocato la morte di cinque persone; e suo fratello Charles, che lo raggiunge a Estrella de Mar dove è incarcerato per farlo scagionare e si improvvisa detective per indagare sui possibili sospetti, tra i quali c'è anche Bobby. Il libro da giallo che sembrava si trasforma, sulla falsariga di romanzi come Crash o Il condominio, in un'acuta e terrificante disamina della condizione esistenziale della classe media degli anni novanta. Sotto l'aspetto di un paradiso di ricchezza e benessere, infatti, si nasconde una società che si nutre di crimine. In una realtà algida e reificata, dove la sete di possesso e di beni materiali ha soppiantato ogni capacità di autentica relazione con il prossimo, sorgono inquietanti domande: a che cosa serve cercare di isolarsi dalla delinquenza per mezzo di sistemi di sicurezza? Vale forse la pena vivere nella noia della solitudine? Non sarebbe preferibile una certa quantità di violenza per creare senso di comunità e consolidare l'equilibrio sociale? Del resto, creatività e crimine non sono forse andati sempre di pari passo?
Cocaine Nights è stato pubblicato per la prima volta da Baldini & Castoldi nel 1997.