Con gli occhi chiusi|Ricordi di un impiegato

di Federigo Tozzi

“E in quella luce pareva che non ci fosse più niente; all’infuori della mia anima”

Con gli occhi chiusi (1919) e Ricordi di un impiegato (1920) sono due opere che collocano Tozzi tra i maestri europei dello scorso secolo. Lo scontro di Pietro con suo padre nel primo romanzo, e quello di Leopoldo con la famiglia nel secondo, possono apparire come episodi dell’eterno conflitto tra le generazioni dei padri e quelle dei figli; in verità, in queste storie, si rivelano due mentalità inconciliabili: una che impone le proprie ragioni con la violenza e l’altra che cerca la via della liberazione. L’apparato critico del volume è corredato di una biografia e di esaurienti notizie intorno agli studi su Tozzi, a cura di Edoardo Esposito.

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Federigo Tozzi

Federigo Tozzi (Siena 1883 - Roma 1920). Dopo alcuni testi poetici (La zampogna verde, 1912; La città della vergine, 1913), si dedicò quasi esclusivamente alla narrativa. Tra …
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