Cristo con il fucile in spalla

di Ryszard Kapuściński

Il titolo di questa raccolta di reportage sui movimenti rivoluzionari a cavallo tra anni sessanta e settanta richiama la figura del sacerdote colombiano vissuto tra i contadini dell’America Latina e che, in veste talare e con il fucile in spalla, andò a combattere in un reparto partigiano in Colombia, dove morì. Apparsa in Italia solamente nel 2011, fa conoscere gli inediti punti di vista di Kapus´cin´ski, noto soprattutto per i suoi reportage africani, su altre parti del mondo, altre genti, altre tragedie. Sono reportage dal Medio Oriente, dall’Africa Orientale e dall’America Latina, di cui sono protagonisti palestinesi, siriani, libanesi, giordani, ebrei, i partigiani del Mozambico e del Salvador, l’ambasciatore della Repubblica federale tedesca in Guatemala Karl von Spreti e, infine, il presidente Salvador Allende e Che Guevara, di cui nel 1969 Kapus´cin´ski aveva tradotto in polacco il Diario in Bolivia. Cristo con il fucile in spalla è un’opera chiave del maestro polacco del reportage perché dà la possibilità di comprendere meglio la sua visione del mondo, la sua sensibilità sociale e la sua empatia come metodo di scrittura e attitudine.

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Ryszard Kapuściński

Ryszard Kapuściński è nato a Pinsk, in Polonia orientale, oggi Bielorussia, nel 1932, ed è morto a Varsavia nel 2007. Dopo gli studi a Varsavia ha lavorato fino al 1981 …

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