Di bene in peggio

Istruzioni per un successo catastrofico

di Paul Watzlawick

Chi non ha sperimentato il bisogno di certezze e il desiderio di arrivare al fondo delle cose, di comprendere davvero, rinvenendo quelle che Paul Watzlawick definisce ipersoluzioni? La ricerca di soluzioni radicali e definitive, seppure nasce con le migliori intenzioni, è alla fine un modo di affrontare i problemi che ha inevitabilmente effetti controproducenti. Non per nulla la saggezza popolare dice che "le vie dell'inferno sono lastricate di buone intenzioni". C'è in questo approccio alla vita qualcosa di eccessivo, che può rasentare il fanatismo. Di bene in peggio mette in guardia gli adolescenti come gli anziani, i sadici come i masochisti, da questa estrema ed erronea ricerca di totalità, e dall'intransigenza dell'alternativa radicale, del tertium non datur. Suggerisce la saggezza dell'adesione alla concretezza del presente e dei piccoli passi, e tuttavia, con il suo gusto ironico e paradossale, non manca di ricordare che anche tale condizione di saggezza può celare in sé il virus di un nuovo fanatismo: può trattarsi di un'altra ipersoluzione, quella del "giusto mezzo".
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Paul Watzlawick

Paul Watzlawick (1921-2007), filosofo, sociologo, psicologo austriaco, è considerato uno dei maggiori studiosi della comunicazione. Vicino al pensiero di Gregory Bateson, ha lavorato dal 1960 al Mental Research Institute di …

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