Questo libro presenta, in veste rinnovata e ampiamente aggiornata, un saggio del 1976, in cui Tomas Maldonado avanzava una proposta di definizione del disegno industriale e delineava alcune delle sue tappe storiche più significative. Con la consueta capacità di vedere i nessi che intercorrono fra ambiti problematici diversi, l'autore attualizza la tematica del disegno industriale nel contesto delle innovazioni che hanno coinvolto, modificandoli profondamente, i processi produttivi, la filosofia della produzione, la realtà tecnologica. In questa ottica, egli offre uno scorcio sulle prospettive che si aprono al progettista in seguito a fenomeni quali lo sviluppo della microelettronica e la disponibilità di nuovi materiali. Ma non solo. Maldonado affronta anche questioni relative allo statuto del disegno industriale, sia come disciplina, sia come momento culturale più ampio. Superando i luoghi comuni che, attraverso un'opera pubblicitaria spesso fuorviante, hanno fornito all'opinione pubblica una versione meramente stilistica e di moda di questa importante attività progettuale, si confronta con alcuni dei grandi problemi che il disegno industriale ha di fronte, come quelli del terzo mondo, della qualità totale e dell'ambiente.