Donna per caso

di Jonathan Coe

“Il pensiero di restare sola per sempre la terrorizzava, perché era soltanto un essere umano”

Immaginate una giovane donna. Chiamiamola Maria. Ha tutti i numeri per guardare a un futuro pieno di opportunità. Ha successo a scuola. I ragazzi la corteggiano. La famiglia fa il tifo per lei. Eppure da subito è chiaro che Maria si muove nel mondo con la singolare consapevolezza che il caso è più forte della volontà. Le cose capitano, e non c’è altro da fare che guardarle accadere. Con un misto di stupore e disincanto. Immaginate di essere accanto a Maria e di poterla seguire come un osservatore selettivo che decide cosa è importante sapere e non sapere della sua vita. A quel punto vi rendete conto che stupore e disincanto vi appartengono, e cominciate a sorridere, a ridere. A ridere della incommensurabile vacuità, stupidità, prevedibilità delle cose umane: far sesso, innamorarsi, trovare un lavoro, sposarsi, fare una famiglia, disfare una famiglia. Sorridete e ridete perché siete vicinissimi o lontanissimi, e vedete tutto con chiarezza. Grazie a un narratore straordinario che si chiama Jonathan Coe.

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Jonathan Coe

Jonathan Coe è nato a Birmingham nel 1961, si è laureato a Cambridge e a Warwick, vive a Londra. Ha scritto tre biografie (di Humphrey Bogart, James Stewart e B.S. …

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