Due partite
“Tutto forse sarebbe andato meglio se avessi potuto lavorare. Forse avrei anche sopportato la mancanza d’amore”
Anni sessanta, quattro donne giocano a carte in una casa. Ogni giovedì, da molti anni, si riuniscono per fare una partita, chiacchierare, passare il pomeriggio. Portano con sé le loro bambine che giocano nella stanza accanto. Nessuna lavora, fanno le madri, le mogli, si conoscono da molto tempo. Una di loro è incinta del primo bambino. Secondo atto oggi, quattro donne s’incontrano in un’altra casa, sono vestite di scuro. Si sono riunite dopo il funerale di una delle loro madri che si è suicidata. Capiamo che sono quelle bambine che nel primo atto giocavano nella stanza accanto. A poco a poco le colleghiamo una dopo l’altra alle madri. Qualche volta per rassomiglianza, qualche volta per assoluto contrasto. Due epoche, due modi di essere donne. Sono più felici, queste donne, più realizzate? A tratti pare essersi spezzata una catena, meglio o peggio, chi lo sa? Inevitabile. Ma l’identità stessa femminile sembra a tutte loro qualcosa di indefinibile e perciò perennemente a rischio, oggi come ieri.
Da questo libro l’omonimo film di Enzo Monteleone (2008), con Margherita Buy, Isabella Ferrari, Marina Massironi, Paola Cortellesi.
Cristina Comencini
Cristina Comencini nasce a Roma nel 1956. Figlia del regista Luigi Comencini e madre di Carlo, Giulia e Luigi, esordisce al cinema come attrice nel 1969, diretta dal padre in …
A Isabella Ferrari il Flaiano teatro per Due partite di Cristina Comencini
Il teatro dei destini incrociati. Intervista a Cristina Comencini
‟Per noi donne la maternità è un tema fondamentale. Come dire, ci consente di completare la nostra femminilità, anche a costo di perdere la bellezza. Quello che si dicono Beatrice, Claudia, Gabriella e Sofia è ciò che ho sentito quando ero adolescente (e, con qualche variante, ciò che mi dicono le mie conoscenti e amiche di oggi). Nei loro di scorsi viene fuori il riso e il dolore, ma anche la complicità. Il timore poi del parto unisce anche chi prima si è mostrata fredda e cinica”.