“Per superare incomprensioni, contagiose paure e resistenze al nuovo, la politica deve farsi passione”
Il progetto europeo è duramente scosso nei suoi fondamenti ideali, nelle sue politiche, nelle sue istituzioni. Conati neo-nazionalistici, rozzi tentativi di ristabilire barriere ai confini, arroccamenti retorici nelle presunte vecchie identità – ecco quello che sotto le bandiere dell’euroscetticismo e del populismo si diffonde nei paesi dell’Unione. In questo contesto, Giorgio Napolitano riporta il dibattito alla radice delle ragioni di un europeismo convinto.
Se è importante riconoscere le difficoltà attuali del progetto europeo, infatti, non si deve cadere nella tentazione di farne tabula rasa o di cedere al catastrofismo.
“Se davvero la prova suprema di vocazione e visione politica la si dà, la si dà ritentando ogni volta l’impossibile. Ebbene, quello di un’Europa sempre più unita è precisamente l’impossibile che dobbiamo ritentare con tutte le nostre forze. E se si pensa al mondo che cambia e ribolle attorno a noi, viene spontaneo chiedersi: Europa, se non ora, quando?”
Il Presidente emerito raccoglie in questo volume quattro ampi interventi pubblici in diverse sedi in cui scandisce le tappe della costruzione europea, suggerendone le nuove motivazioni dettate dal cambiamento mondiale.