“Le linee ferrate hanno a malapena un secolo, al massimo uno e mezzo. Eppure, nessun altro veicolo ci ha finora infuso la sicurezza e la tranquillità del treno – specie per noi che non consideriamo tempo perso quello del viaggio, impiegato per leggere, scrivere, pensare o soltanto guardare o dialogare.” E questo fa, Pino Cacucci: guarda, dialoga e scrive. Narrandoci con la vividezza che gli è propria quelle tratte ferroviarie poco conosciute, mitologicamente lente, con vagoni malconci e tratte impervie. Ma così straordinarie che non è raro vedere un treno fermarsi a causa di un orso placidamente addormentato sulle rotaie. Con fotografie di Paolo Righi. Numero di caratteri: 147.603