Friction

di Joe Stretch

Joe Stretch irride il presente e il passato prossimo immaginando un futuro grottesco dove s’intrecciano le vite di sei personaggi. Justin vuole una vita sessuale e con i soldi ereditati dal padre si dispone a forzare le frontiere della sessualità occidentale. Rebecca vuole percorrere i bui corridoi del cervello degli uomini e si divide tra il lavoro di spogliarellista e la ricerca universitaria. Steve vuole fare un sacco di soldi per godere del suo corpo levigato. Vuole anche Carly, ma lei vuole solo un orgasmo infinito. Johnny vuole essere amato e, se possibile, vorrebbe sembrare felice. Colin ha sviluppato una peculiare perversione: gli piace fare sesso solo a condizione di mettere incinta la partner e poi farla abortire. Questa è la Manchester del ventunesimo secolo, spietatamente ritratta nella sua alienazione post-moderna. I sei protagonisti del romanzo fanno del loro meglio. Sono alla ricerca della felicità. Quel che trovano è attrito: ‟friction”.

Friction è una commedia caustica, e non segna l’arrivo di un nuovo provocatore ma la nascita di un promettente scrittore satirico.”
The Indipendent on Sunday

‟Joe Stretch è un autore così originale che è inutile paragonarlo ad altri, ma il suo humour, il tono sardonico e la sua mera leggibilità suggeriscono che Anthony Burgess è vivo e in ottima forma e vive ancora a Manchester. Questo è un’Arancia meccanica per il ventunesimo secolo.”
Nicholas Royle
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Joe Stretch

Joe Stretch è nato nel 1982 ed è cresciuto nel Lancashire. A diciott'anni si è trasferito a Manchester per studiare Scienze politiche. Leader, voce e autore dei Performance, band con …
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  • Marchio: FELTRINELLI
  • Data d’uscita: 16 Ottobre 2008
  • Collana: I Canguri
  • Pagine: 293
  • Prezzo: 17,00 €
  • ISBN: 9788807702013
  • Genere: Narrativa
  • Traduttore: Laura Noulian
La felicità disturbante di Joe Stretch. Un’intervista

La felicità disturbante di Joe Stretch. Un’intervista

Nel suo prendere di mira i vuoti abitanti del Ventunesimo secolo inglese, viene da pensare che Joe Stretch sia per certi versi il prodotto letterario distruttivo tipico dell'epoca in corso, su cui si abbatte il suo fiero - mai altezzoso - disprezzo. Lui non si tira fuori dalla miseria attorno: "Tanto siamo tutti infelici, ognuno a modo suo: life is shit, sono uno della vecchia scuola in verità. Però possiamo fare del nostro meglio", dice. Il che include letteratura, arte, opposizioni "al pensiero dominante e alla stupidità dilagante".