Mica facile la vita in collegio per Arto Procacci. Se a lui va stretta, calza benissimo invece a suo fratello Giosuè, destinato, così sembra, a una carriera ecclesiastica. Arto guarda le ragazze, accarezza sogni di ribellione e fa i conti con un padre riapparso dopo anni a recitare la parte del capofamiglia. Il Muro di Berlino è appena caduto quando si apre una nuova prospettiva di vita. Arto sta scrivendo il suo grande romanzo, Farneticazioni di una nana, e vive con qualche sbadiglio la relazione con Roberta. Giosuè, visitato da una crisi spirituale, propone al fratello di andare a Lourdes insieme. Un picaresco viaggio che vede i due giovani inaspettatamente scambiarsi i ruoli. A bordo di un pullman rubato arrivano in Spagna e la percorrono, diretti verso sud. Arto, affamato di sesso, deve vigilare su Giosuè, che perde letteralmente la testa per una bella prostituta. La famiglia continua a non sapere nulla di loro. Anzi, Arto dovrebbe essere laureato e non lo è, Giosuè dovrebbe prestare servizio fra gli incurabili di Lourdes e invece frequenta religiosamente i bordelli spagnoli. Prima di arrivare al gran finale molti sono gli episodi che segnano di umorismo, comicità e brillantissimo senso del racconto l’avventura dei due fratelli Procacci.