Mentre quasi tutte le opere di Marguerite Duras sono state tradotte in italiano, il romanzo d’esordio,
Gli impudenti, ha rappresento finora una vistosa eccezione. In queste pagine si notano le avvisaglie
della sua prosa audace e vitale e del suo stile inconfondibile, sapiente miscela di finzione e memoir.
Jacques, il fratello maggiore di Maud, la protagonista del romanzo, rimane vedovo. La madre, madame Grand-Taneran, decide dunque di trasferirsi con i figli nella loro residenza a Uderan, nel Sud-ovest della Francia, nella speranza che possa giovare al figlio in lutto. Ma Jacques sembra avere in mente tutt’altro. Così come ha sempre fatto a Parigi, anche in campagna assume con autorità il ruolo patriarcale. Perseguita la sorella Maud, plagia il fratello Henri e manipola la madre, sempre pronta a legittimare le sue ignobili azioni. Maud assiste impotente alle angherie di Jacques che, insieme alla madre, progetta di farla sposare a un uomo che non ama per difendere i suoi meschini interessi.
Il romanzo d’esordio di Marguerite Duras, finora inedito in italiano.
“Un libro-crisalide, pieno di sorprese.” -
Libération