Gli scarti

di Paolo Nori

Se Vladimir Nabokov, che rimproverava a Gogol di aver fatto indossare a Cicikov una pelliccia d'orso in piena estate, si trovasse a leggere questo romanzo, avrebbe molte cose da ridire. Questo è un romanzo approssimativo, direbbe, fin dall'inizio, a pagina 7: "lo esco poco esco pochissimo, esco". O esci poco, o esci pochissimo, o esci. E come mai il protagonista, Learco Ferrari, a pagina 12 fa intendere che insieme a Gli scarti sta scrivendo un altro romanzo, un romanzo "con un tono molto preciso, tra il buffo e il sentimentale, e vago, e spaesato, ai limiti del remissivo", e poi a pagina 63 e a pagina 99 e 119 e 137 si scopre che quest'altro romanzo non è né buffo né sentimentale, né vago né spaesato, e non ha neanche un tono molto preciso. E a pagina 17 si legge "firma autografa", come se una firma potesse non essere autografa. Per non parlare del fatto che a pagina 14 si dice che il calcio elettronico è un gioco molto difficile, e poi a pagina 81 si dice che al calcio elettronico della stazione di Bologna vincere è facile, "basta scegliere l'Argentina e fare un gioco molto aggressivo, soprattutto in attacco, dopo poi gli avversari vanno in confusione di solito riesci a far gol". E a pagina 77, dove si dice "questo cognome Natalìa Ginzburg". E' forse un cognome, Natalìa Ginzburg? E poi, che razza di romanzo è, un romanzo dove c'è un gatto che si mette a parlare?
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Paolo Nori

Paolo Nori è nato a Parma nel 1963 e abita a Casalecchio di Reno. Ha pubblicato diversi romanzi (tra questi Noi la farem vendetta Feltrinelli 2006; Pancetta Feltrinelli 2008, Mi …

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  • Marchio: FELTRINELLI
  • Data d’uscita: 21 Febbraio 2003
  • Collana: Super Universale Economica
  • Pagine: 146
  • Prezzo: 8,00 €
  • ISBN: 9788807840265
  • Genere: Tascabili