Speciale: Abel. Il ritorno di Alessandro Baricco al romanzo
Un contributo originale di Baricco sulla nascita del libro, interventi di Alessandro Mari, video e molto altro. Uno speciale in progress dedicato ad Abel. Dopo oltre 8 anni da...
Nel periodo di massimo splendore del neoliberismo, la globalizzazione era considerata inevitabile e la democrazia redistributiva obsoleta.
Un incremento di prosperità per tutti era la promessa, il risultato è stato però la crescente incapacità di domare la macchina della disuguaglianza. I partiti politici tradizionali in crisi, il declino dei sindacati e i dubbi dilaganti sul funzionamento delle istituzioni democratiche sono una conseguenza di questa evoluzione. Un’altra è rappresentata dall’affermarsi di movimenti populisti e di nuovi partiti ai margini dello spettro politico, che hanno prodotto – in molti paesi – un braccio di ferro istituzionale e politico che minaccia di lacerare le società.
Alla luce di questa situazione, le cui cause stanno diventando ancora più evidenti dopo la pandemia, i tempi sono maturi per una scelta fondamentale.
È la questione al cuore del nuovo libro di Wolfgang Streeck: la ristrutturazione del sistema statale deve continuare nella direzione di una maggiore centralizzazione sovranazionale, che concentrerebbe il potere nelle mani di un’élite globalizzata, con il rischio di perfezionare un sistema indifferente alle condizioni storiche e culturali delle società? Oppure la soluzione migliore è l’inserimento degli stati in un’architettura internazionale che rispetti la loro sovranità, e quindi sia pluralista?
La linea indicata da Streeck è inequivocabile: la strada da percorrere segue la ricostruzione dell’autonomia e della sovranità decentralizzata. Solo così, soprattutto in Europa, con il ritorno delle decisioni politiche nell’economia, sarà possibile rifondare la politica democratica.
“Compito di ogni dottrina economico-politica, nel suo sviluppo teorico e pratico, è l’incorporazione nelle società di quell’economia del capitale sdoganata dal liberismo, ossia la conversione sociale dell’economia contro una trasformazione economica delle società.”
Wolfgang Streeck (1946) è direttore emerito del Max-Planck-Institut für Gesellschaftsforschung di Colonia e professore di Sociologia all’Università di Colonia.
Tra i suoi ultimi libri: Oltre l’austerità. Disputa sull’Europa (con Jürgen …