Speciale: Abel. Il ritorno di Alessandro Baricco al romanzo
Un contributo originale di Baricco sulla nascita del libro, interventi di Alessandro Mari, video e molto altro. Uno speciale in progress dedicato ad Abel. Dopo oltre 8 anni da...
Valle d’Aosta, 1600 metri d’altitudine. Un albergo chiuso per la stagione ai piedi di un ghiacciaio e due padri a una festa di bambini. È l’inizio dell’amicizia tra Francesco, uomo di città che la passione per la montagna ha portato in valle con tutta la famiglia, e Michele, che fra quelle vette è cresciuto e, grazie ai grandi maestri che hanno studiato quegli ambienti fin dal primo Novecento, è diventato un esperto di neve e suoli in alta montagna. Insieme fanno quello che amano di più: camminare sui sentieri d’alta quota. Per Francesco è l’occasione per entrare in un universo di alpinisti e scienziati. Per Michele, un modo di condividere i risultati della sua ricerca scientifica nel rispetto di un elemento naturale tanto bello quanto letale. Perché la neve è la memoria delle montagne. È pace e rischio, fragilità e forza. È libertà. Francesco Casolo e Michele Freppaz ci consegnano un romanzo che mescola avventura e osservazione scientifica, un viaggio alla scoperta del senso profondo del rapportarsi alla montagna, con la consapevolezza che la vita della neve e dei ghiacci e quella dell’uomo sono intimamente legate fra loro.
“Guardavo le cime innevate e pensavo che in quel momento ci fosse, comunque e nonostante tutto, moltissimo futuro.”
Francesco Casolo (1974), milanese, vive a Gressoney - La Trinité.
È docente di Storia del cinema presso l’Istituto Europeo di Design (Ied) e insegna scrittura creativa al carcere di Biella. …
Michele Freppaz, valdostano, è professore ordinario di pedologia e nivologia all’Università di Torino. Negli anni ha partecipato a progetti di ricerca non solo sulle Alpi ma anche nelle Montagne Rocciose, …