Speciale: Abel. Il ritorno di Alessandro Baricco al romanzo
Un contributo originale di Baricco sulla nascita del libro, interventi di Alessandro Mari, video e molto altro. Uno speciale in progress dedicato ad Abel. Dopo oltre 8 anni da...
Perché siamo insoddisfatti della politica? Da dove viene il vuoto di fiducia che ha allontanato i cittadini dalle istituzioni? Di quale Europa siamo tanto diffidenti? Nel pieno della peggiore crisi dal Dopoguerra, l’economia italiana rischia di fermarsi. E allora come mai perdiamo tempo a combattere uno scontro ideologico vuoto e posticcio? Secondo Carlo Calenda, negli ultimi decenni gli italiani si sono assuefatti a un modo di guardare alla politica che li affascina e poi li pietrifica, come se subissero lo sguardo di Medusa, incapaci di tagliare la testa alla Gorgone che incarna i loro vizi. È la politica che ha bisogno di nuovi eroi prepotenti e muscolari. E poi c’è l’insofferenza profonda per le aspettative tradite: un sentimento bruto e cieco, capace della ferocia del Minotauro. D’altra parte, l’Italia è il paese della grande bellezza: la classe dirigente e i media sono cinici e nichilisti come Narciso. Oltre alla propria immagine riflessa, tutto il resto è brutto e sporco. E questo atteggiamento ha spinto il paese nel pantano della rassegnazione. La frattura tra lo Stato e i cittadini è la stessa che separa il progresso dalla società: se il progresso avanza troppo velocemente rispetto alla capacità della società di comprenderlo e dirigerlo, i cittadini si sentono spossessati del loro destino. La paura, la chiusura e l’aggressività sono reazioni inevitabili. Per costruire un percorso di cambiamento serve la fiducia.
Calenda per la prima volta scrive un libro politico dedicato all’Italia e alle chimere che dobbiamo vincere. Non possiamo più permetterci di ignorarle, perché viviamo in tempi difficili e imprevedibili. L’Occidente è fragile e noi siamo fragilissimi. La cattiva notizia è che i mostri convengono a qualcuno. Quella buona è che si possono combattere. L’Italia è più forte di chi la vuole debole, e i nostri mostri possono essere sconfitti.
“Immagino l’Italia come persa in un labirinto. Le uscite sorvegliate da mostri terrificanti. Terrificanti ma generati
da noi.”
Il Covid è il “mostro di tutti i mostri” perché li ha materializzati tutti insieme. Ma erano già tra noi. Dobbiamo affrontarli e sconfiggerli ora. Il tempo è esaurito.
Carlo Calenda è stato viceministro dello Sviluppo economico con delega al commercio internazionale, Rappresentante permanente dell’Italia presso l’Unione europea e da marzo 2016 ministro dello Sviluppo economico, prima con il …