In tutte le epoche, le élite politiche si sono appropriate dei simboli della Grecia classica per legittimare il proprio potere. Nei secoli che vanno dal regno di Elisabetta i all’ascesa al trono di Vittoria, l’eroe della classe dominante britannica fu Ercole, simbolo di ordine e progresso. Di contro, il popolo dei diseredati – marinai, schiavi, soldati, plebaglia, ma anche gruppi organizzati come i pirati e gli affiliati a sette religiose radicali – fu rappresentato dall’Idra, il mostro dalle molte teste autorigenerantisi sconfitto da Ercole. Per Linebaugh e Rediker furono loro gli eroi di una guerra di classe che si protrasse per due secoli e la cui ‟storia dal basso” ricostruiscono in questo magnifico libro. La loro tesi è semplice. La scoperta delle rotte marittime che portavano verso le Americhe e le Indie orientali segnarono una nuova fase storica. Furono aperte vie commerciali, fondate colonie, avviata una nuova economia transatlantica, organizzate forze lavoro per produrre ed esportare lingotti d’oro, pellicce, tabacco, zucchero e manufatti. Tutto ciò rendeva vitale il controllo capillare delle popolazioni e dei territori espropriati e il pugno di ferro sulle moltitudini di diseredati impiegati nelle piantagioni, nei porti, sulle navi, nei suburbi manifatturieri. Debellare, estirpare, trucidare, sterminare, liquidare, annichilire, estinguere qualsiasi segno di rivolta: questa era la parola d’ordine. Eppure la ribellione esplose violenta a più riprese nei porti dell’Atlantico, dando vita a una nuova classe organizzata e consapevole, a una moltitudine multietnica, colorata, libertaria e ribelle. Il libro racconta la storia perduta di questa classe proletaria e cosmopolita e del suo ruolo nella nascita del capitalismo e della moderna economia globale. È un libro su connessioni che nel corso dei secoli sono state di norma negate, ignorate o eluse, ma che ciononostante hanno modellato in profondità la storia del mondo.