In questo libro il pensiero cerca una nuova forma, una nuova 'prosa' e, a questo fine, mobilita le risorse dell'apologo, dell'aforisma, del racconto breve, della favola, dell'indovinello e di tutte quelle 'forme semplici', oggi desuete, il cui compito è sempre stato non tanto di esporre teorie più o meno convincenti, quanto di far compiere una esperienza, di tra fuori dall'inganno, di risvegliare. E' unicamente in questo senso - in quanto, cioè, esso si misura ogni volta con l'esposizione di un'Idea - che il problema del pensiero è qui un problema poetico. I 'trenta piccoli trattati di filosofia' che compongono il libro costituiscono, così, altrettanti 'idilli' (nel senso etimologico di 'piccola idea o forma') che, nel loro scorcio, stringono quel che non può in nessun caso essere dimenticato, perché, secondo il motivo platonico, consiste nella 'misura più breve'.