La tesi di questo libro è semplice: in Francia gli studiosi di demografia forniscono strumenti di legittimazione a ideologie e politiche razziste. È una tesi sconcertante, perché accosta fenomeni apparentemente inconciliabili: le pacate argomentazioni di ricercatori appartenenti a prestigiose istituzioni accademiche e le arringhe xenofobe dei militanti del Front National di Le Pen. Ma nel corso degli ultimi decenni questi due ambiti così distanti si sono incontrati - sostiene Le Bras - nel modo di concepire e analizzare la popolazione. Le varie categorie costruite dai demografi - popolazione originaria, allogena, immigrata, straniera e così via - mirano alla definizione di un tipo francese autentico, che viene separato dalle componenti più recenti e impure. Si tratta, secondo l'autore, di operazioni scientificamente insostenibili che giustificano argomentazioni nazionalistiche e xenofobe. Attraverso un'esposizione semplice e stringente il lettore viene condotto nel laboratorio dei demografi: segue le loro elaborazioni, vede emergere gli espedienti che hanno reso possibile la costruzione del "francese originario". I dati statistici sulla popolazione immigrata fanno parte del discorso politico di ogni giorno. Ma come si è arrivati a queste cifre? Le Bras ci aiuta a orientarci in un fenomeno che riguarda tutti, in Francia come in Italia.