Speciale: Abel. Il ritorno di Alessandro Baricco al romanzo
Un contributo originale di Baricco sulla nascita del libro, interventi di Alessandro Mari, video e molto altro. Uno speciale in progress dedicato ad Abel. Dopo oltre 8 anni da...
“Una prosa che sembra poesia: leggera e straziante al tempo stesso.” Michela Marzano, Robinson
Dopo anni di sofferenze, il cancro si è portato via la giornalista Margarita Serrano, terza di cinque sorelle, confidente prediletta della più giovane Marcela. La sua scomparsa rappresenta per quest’ultima la perdita di uno dei punti di riferimento più importanti, uno scossone che fa vacillare tutto il suo mondo. Invece di sfuggire al dolore, Marcela decide di abbracciarlo e di dedicarvisi interamente per cento giorni. Nell’isolamento della sua casa in campagna, la scrittura diventa strumento di riflessione e introspezione, per mettere ordine nei suoi pensieri e arrivare finalmente ad accettare una realtà nuova, mutilata. E quelli che all’inizio sono solo appunti sparsi diventano presto un romanzo, per la prima volta davvero autobiografico. Le incursioni nei territori dell’infanzia, venate da un garbato umorismo, si intrecciano ai riferimenti letterari: Philip Roth, Elias Canetti, Philippe Claudel, Brodskij, Freud, Virginia Woolf sono solo alcuni degli scrittori che come mappe accompagnano la strada di Marcela. Su tutto emerge la figura di Margarita, la “buffona della famiglia”, la più spigliata, allegra e spiritosa delle sorelle, con una passione per Charlton Heston e per una cavalla bianca di nome Paloma.
Con Il mantello Marcela Serrano offre al lettore il racconto delle emozioni e dei sentimenti che ci travolgono quando perdiamo una persona cara.
Marcela Serrano, nata a Santiago del Cile nel 1951, è una delle voci più importanti della narrativa sudamericana. Si è diplomata in incisione e ha lavorato in diversi settori di …