Stiamo assistendo alla metamorfosi più profonda della storia evolutiva del corpo femminile. Sempre più sottile, e insieme, più forte e strutturato, il corpo della donna va adattandosi al calco di un modello culturale costrittivo e pervasivo. Anoressia e bulimia non sono che l'estremo limite di un processo che coinvolge diverse dinamiche culturali: dalle pretese della società dei consumi, all'ambivalenza verso il desiderio femminile, alla reazione nei confronti dell'affermazione della donna nel mondo. L'analisi di Bordo, paragonabile a un'autentica rivoluzione concettuale, prende avvio dalla concezione che la gran parte delle persone, nella nostra cultura, la magrezza è davvero equiparata alla competenza, all'autocontrollo e all'intelligenza, mentre la procacità è sinonimo di fatuità e frivolezza. I miti, le ideologie, le patologie che hanno per oggetto il corpo femminile, se letti a partire da ci" che le donne denunciano, diventano finestre aperte sui problemi del mondo sociale.