Il racconto d'inverno

di William Shakespeare

“È eretico chi innalza il rogo. Non colei che vi brucia dentro”

Come La Tempesta, di qualche mese posteriore, Il racconto d’inverno (1611) è anche una grande avventura nel linguaggio del teatro, terreno di un gioco spericolato con le parole, i gesti, le situazioni, le convenzioni, i generi teatrali, in un rapporto straordinario con il pubblico, chiamato a essere parte integrante dello spettacolo messo in scena. Al centro della trama un drammaturgo che compie allo scoperto i suoi esercizi, crea illusioni e le distrugge, fa esperimenti e tenta nuove strade. Può permettersi di far comparire un orso sul palcoscenico, di inventare un mare che bagna la Boemia e che conduce in Sicilia o di evocare Proserpina e Apollo e accennare ai Puritani che cantano salmi accompagnandosi con la cornamusa. Una commedia in cinque atti in versi e prosa. Un’intricata vicenda di sospetto, gelosia, errori, rivelazioni e riconciliazioni. 

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William Shakespeare

William Shakespeare è nato a Stratford-upon-Avon nel 1564, figlio di un commerciante di pellami. Riguardo alla sua vita, alla sua attività e alla cronologia delle sue opere si hanno notizie …

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