“Nessun dubbio: Il richiamo di Cthulhu è IL testo-cardine non solo dell’intero corpus narrativo definito I Miti di Cthulhu ma anche, e soprattutto, dell’intera opera di Howard Phillips Lovecraft intesa come un unico, grandioso affresco dell’universo delle tenebre.
Suddiviso in tre atti nettamente distinti – corrispondenti a tre situazioni diverse, collocate in tre tempi distanti, ambientate in tre luoghi remoti – questo racconto trova un suo magistrale tessuto connettivo nella tematica dello ‘sfatare’ il mito.
Tentato da un cattivo consigliere – il narcisismo intellettuale – e sedotto da una pessima musa, l’ambizione istrionica, un materialistico, ambizioso Teseo decide di inoltrarsi nel contraddittorio labirinto degli infiniti ritorni di un culto ancestrale. Un labirinto nel cui centro potrebbe essere in agguato un Minotauro talmente innominabile da far impallidire perfino i più oscuri abissi del demoniaco.
In una ironica autopsia quasi pre-mortem della prosopopea razionalista, Il Richiamo di Cthulhu si rivela come una vera e propria summa della filosofia lovecraftiana intesa nel senso più alto del termine. Questo testo straordinario racchiude tutte le chiavi di volta del pensiero e dell’opera di Howard Phillips Lovecraft: la conoscenza proibita, l’allarme dai sogni, l’attacco della mostruosità, il fardello della colpa, il Fato inesorabile, l’impossibilità della salvazione.
Tutte svolte nel labirinto che il novello Teseo -- sempre meno materialistico e ambizioso, sempre più tormentato e rassegnato -- dovrà affrontare. Così come, alla fine, dovrà accettare un’inevitabile verità. E ad attendere un’ineluttabile Apocalisse.”
Alan D. Altieri.
Tratto da “Il dominatore delle tenebre” pubblicato da Feltrinelli. Numero di caratteri: 87.337.