“Se fossi stato io l’assassino, non saresti uscito vivo da qui. Hai capito?”
In un porticciolo dell’isola di Söder, a Stoccolma, una donna fa un’agghiacciante scoperta: dalle acque del canale emerge un cadavere che la fissa con occhi vitrei. Ha i capelli rossi, uno strano tatuaggio a forma di drago sul braccio sinistro e una gamba bloccata da una grossa catena. Chi è? E perché l’assassino ha voluto abbandonare il corpo proprio lì, in una delle aree più trendy e frequentate della città? Tocca al commissario Axel Hake risolvere il mistero. Appassionato scommettitore di cavalli, testardo, imprevedibile e non particolarmente amato dai suoi superiori, Hake ha ben pochi dati su cui lavorare: l’unico elemento utile è l’insolito tatuaggio. Come se non bastasse, alle difficoltà delle ricerche si aggiungono quelle della vita privata del commissario, diviso tra le esigenze dell’irrequieta compagna, della figlioletta e della sorella Julia, sempre pronta ad accogliere in casa uomini sbagliati. Le indagini portano il commissario e la sua squadra – il corpulento Lidman e Tobisson, maniaco della corsa e della sana alimentazione – a battere palmo a palmo la zona di Södermalm e a entrare in contatto con persone di ogni tipo: un ubriacone che vive in un autobus scassato, un ex pugile, due fratelli da poco congedati dalla Legione straniera (che riescono a mettere paura perfino all’impavido Tobisson) e altri loschi individui. Finché Hake non si ritrova faccia a faccia con l’assassino...