Il sogno di Ma Jian: una Cina democratica
Nel nuovo romanzo di Ma Jian, il folle viaggio di un uomo e di un Paese disposti a tutto per cancellare la propria storia.
di Ma Jian
Ma Daode è un mediocre politico di provincia. Fedele al Partito e devoto ammiratore del presidente Xi Jinping, è ricco, corrotto e ha dodici amanti principali, “le Dodici Forcine di Jinling”, come le fanciulle del romanzo della Dinastia Qing, Il sogno della camera rossa. Accanito sostenitore della causa del “Sogno cinese” e della visione di “Ringiovanimento nazionale” di Xi Jinping, dal suo Studio Rotondo, di pochi metri più piccolo del più celebre Studio Ovale, lavora perché il sogno cinese diventi globale. Ma Daode, però, ha un problema: durante la Rivoluzione culturale, come tante giovani Guardie rosse ha commesso parecchi crimini, e i sogni del suo passato, che fino a oggi lo hanno tormentato nel sonno, adesso si presentano anche di giorno, sotto forma di allucinazioni, rendendogli la vita sempre più difficile. È un passato doloroso che il governo ha rimosso dalla coscienza collettiva del Paese, ma che continua a infiltrarsi nella testa di Ma Daode. E allora la soluzione è una soltanto: proporsi volontario per un impianto cerebrale di un dispositivo che garantisce il completo lavaggio del cervello. Comincia così il folle viaggio di un uomo e di un Paese disposti a tutto per cancellare la propria storia.
“Le Guardie rosse alla Kurt Vonnegut: potente!”
Margaret Atwood
“Una satira pungente della burocrazia cinese che può ricordare i ritratti dell’aristocrazia provinciale delle Anime morte di Gogol’.”
The New York Times
Ma Jian è nato in Cina, a Qingdao, nel 1953. Ha lavorato come riparatore di orologi, pittore di poster di propaganda e fotoreporter per una rivista diretta dallo stato. A …
Nel nuovo romanzo di Ma Jian, il folle viaggio di un uomo e di un Paese disposti a tutto per cancellare la propria storia.