Il tempio delle signore

di Eduardo Mendoza

Per anni dimenticato in un fatiscente manicomio giudiziario, il protagonista/narratore ritrova inaspettatamente la libertà e tenta di sopravvivere nella barcellona "post-olimpica" dove le illusioni della "transizione" si sono smarrite nella corruzione generale. ieri finto pazzo e ora parrucchiere per caso (il cognato, troppo assiduo dei locali gay per accudire la clientela, gli affida il proprio negozio), l'(anti)eroe, cui ignoti genitori hanno omesso di dare un'identità dichiarata, s'impegna a conquistare il pane quasi quotidiano e il rispetto del vicinato, deciso a evitare gli errori che potrebbero rimandarlo davanti ai giudici. L'irruzione di una seducente bionda nel modesto locale cambia tutto. per galanteria prima, per lo spirito di sopravvivenza poi, il parrucchiere s'improvvisa investigatore cercando di scoprire le ragioni di un omicidio.
Con l'aiuto fraterno di un folcloristico autista nero, il nostro eroe sbroglia la matassa di situazioni grottesche in cui due ragazze con lo stesso nome (Yvette) inseguono scopi contrari, un politico corrotto e svanito offre amicizia in cambio di voti, un avvocato idiota e disonesto perdona alla moglie i peggiori tradimenti e un paralitico assassino si mette a camminare.
Romanzo di satira spietata, mescola, in una crescente frenesia di immagini provocatorie, la descrizione realistica della corruzione politica e della nuova povertà metropolitana (multietnica, inclassificabile, individualista e difficilmente manipolabile) con invenzioni sfrenatamente fantastiche. l'eroe, onesto per caso, trionfa sul nemico senza gloria, per la semplice ragione che deve cavarsela.
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Eduardo Mendoza

Eduardo Mendoza, nato nel 1943 a Barcellona, dove è tornato a vivere nel 1982 dopo quasi dieci anni trascorsi a New York, assieme a Manuel Vázquez Montalbán, è considerato uno …

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