Speciale: Abel. Il ritorno di Alessandro Baricco al romanzo
Un contributo originale di Baricco sulla nascita del libro, interventi di Alessandro Mari, video e molto altro. Uno speciale in progress dedicato ad Abel. Dopo oltre 8 anni da...
Luigi Barani, un industriale molto benvoluto nella cittadina, rimasto vedovo da tempo, prima di togliersi la vita ha disposto un lascito in denaro a favore della collaboratrice domestica, ma i due figli sono convinti che la donna abbia manipolato il padre a suo favore. Una truffa testamentaria? A indagare viene chiamata l’Agenzia Cantoni, che si avvale del talento molto speciale di Anna, capace di comunicare con piante e animali.
Anna scova un testimone importante: il cane di Barani, un carlino con l’idea fissa del sesso e incline al ricatto, ma grazie alle cui laconiche dichiarazioni l’Agenzia Cantoni scopre che la domestica è innocente e che qualcosa di ben più grave si annida in quella morte. La sera del presunto suicidio il vecchio industriale non era solo in casa: una persona lo ha raggiunto e i due hanno avuto una breve conversazione. Poche parole, dopo le quali Barani si è impiccato.
La polizia, però, decide di non riaprire il caso: Cantoni non può certo dire che il suo testimone chiave è un cane, e in fondo il suicidio di un anziano solo non stupisce nessuno… L’Agenzia si ritrova a proseguire in solitaria le indagini, mentre il carlino, fiutando che i figli del suo ex padrone hanno intenzione di castrarlo, fugge prima di svelare ad Anna le informazioni decisive.
Oltre all’indagine e all’indaffarato trantran casalingo con il marito Alessandro, il piccolo Luca e il gatto Banzai, Anna deve fare i conti con il padre che ha bisogno di lei e con il quale ci sono vecchie ferite da ricucire e nuove forme di comunicazione da costruire. Per fortuna però la nostra investigatrice empatica può avvalersi dello sguardo non convenzionale degli animali di sempre e di quelli incontrati lungo la risoluzione del nuovo caso: una gatta junghiana frustrata dalla convivenza con una psicologa freudiana, un randagio poeta che si esprime solo in versi, un pitone con il gusto per le freddure, un gruppo di pipistrelli che svolazzano da un rave all’altro…
“Tu hai visto chi ha spinto al suicidio il tuo padrone, Carl,” dico, consapevole che la bestia davanti a me è il nostro testimone chiave.
“Sì che ho visto proprio bene chi è stato, umana,” e si siede sulla coda, fissandomi con una luce furbesca negli occhi porcini.
Sarah Savioli nasce nel 1974 in Sardegna. Dopo la laurea in Scienze naturali, consegue un master in Scienze forensi e uno in Chimica analitica e per più di dieci anni …