Il valore dei giorni
Ma all’improvviso la morte spariglia le carte. Nell’atmosfera provinciale di Porto San Giorgio, Marco conquista attraverso il dolore un nuovo sguardo, è preda di una malia che lo attira verso il piccolo mondo del fratello, fino a scoprire che le loro anime sono più vicine di quanto pensasse. Da quella cittadina di mare, distante dal suo universo di soldi e potere, anche le leggi del capitalismo, anche l’incombere della crisi finanziaria, gli appaiono in una luce più chiara.
È solo un’illusione prospettica? C’è davvero la possibilità di cambiare, di vivere una vita più libera?
La critica su Sebastiano Nata
Nessuno come Sebastiano Nata sa raccontare i pensieri e i sentimenti del denaro.
Marco Lodoli
A Nata piace portare il lettore al confine tra luce e ombra, tra l’evidenza della macchina mondiale’ e la complessità che oscuramente lega gli attori della commedia umana.
Claudio Piersanti
Quelli di Nata sono libri che non lasciano indifferenti, che scuotono la coscienza, che ci obbligano a porci interrogativi cruciali sul nostro stare al mondo
Andrea Carraro,” Stilos”
Nata dà vita a un ideale affresco popolar-produttivo dei nostri anni: dai muratori di Pratolini agli operai di Volponi, Arpino, Ottieri e Belpoliti siamo approdati al mediatore del potere d’acquisto, che stipula affari internazionali allo scopo di vendere carte di credito.
Sergio Pent, ‟Tuttolibri”
Nata in questo nuovo romanzo porta il duro realismo della scrittura verso un modello che è riferibile alla grande letteratura francese dei Green, dei Mauriac e dei Bernanos.
Fulvio Panzeri, ‟Avvenire”
Mentre ero via porta a maturazione temi che a ragione possono considerarsi elementi costitutivi della fisionomia letteraria di Nata, narratore dalla coscienza tormentata e indagatore delle sue zone d’ombra
Generoso Picone, ‟Il Mattino di Napoli”
Nata, nel suo saper trattare e rappresentare l’intimità della classe borghese, mostra un legame palpabile e grato col 900 moraviano, aspro e terso. Una simile connotazione, anzi, spinge il sottoscritto (suo coetaneo) alla commozione e alla riconoscenza verso il quasi cinquantenne scrittore.
Enzo Di Mauro, ‟Carnet”
Sebastiano Nata
Sebastiano Nata è nato a Roma nel 1955. Il dipendente, il suo primo romanzo (Theoria, 1995; Feltrinelli, 1997) ha avuto un’accoglienza straordinaria dalla critica. Con Feltrinelli ha pubblicato anche …