Ambientato negli anni trenta, Il viaggio americano è la storia quanto mai attuale di José Carril, cameriere spagnolo impiegato su un transatlantico che fa rotta da Le Havre a New York, che da umile spettatore della vita sfolgorante di tante personalità dello spettacolo si ritrova improvvisamente a farne parte. José è un ragazzino, nel viaggio verso New York si innamora di Margarita, attrice della compagnia che si sta recando a Hollywood per replicare in versione spagnola i grandi successi d’oltreoceano. Negli anni trenta, infatti, non esisteva ancora la tecnica del doppiaggio e il cinema spagnolo visse una stagione splendida sulla scia del grande cinema di Hollywood. Il sentimento di José è puro, forte, idealista e lo spinge a seguire Margarita e la compagnia. Si ritrova catapultato nel mondo degli adulti e costretto a crescere in fretta, sospinto da una parte dalla forza dell’innamoramento e dall’altra dalla durezza della realtà adulta. Grazie al caso e alla fortuna José diventa un attore, da principio ricopre solo parti secondarie ma poi, grazie anche al suo aspetto avvenente, gira ruoli da protagonista e diventa molto popolare. Seguendo la sua evoluzione il lettore assiste a un’attenta ricostruzione degli esordi del cinema, entra in un ambiente affascinante e insolito, che precorre l’attuale showbiz. Ormai famoso, José può scegliersi la partner della prossima pellicola e naturalmente sceglie Margarita, con la quale può finalmente vivere una storia d’amore in equilibrio fra realtà e simulazione. Fino al colpo di scena finale, che trasforma l’idillio in tragedia.