Durante un soggiorno di otto mesi in un villaggio indonesiano, Giorgio Bettinelli riceve in regalo una vecchia Vespa. Fino ad allora non aveva mai guidato un veicolo a due ruote. È stato un colpo di fulmine. Da quel momento Bettinelli ha continuato a viaggiare. Il suo "apprendistato scooteristico" comprende l'Indonesia, Bali, Giava e Sumatra. Decide poi di tornare in Italia per intraprendere un viaggio da Roma a Saigon. Parte alla fine di luglio del 1992. Percorre 24.000 chilometri in sette mesi, in un viaggio in solitaria dall'Italia al Vietnam, passando per Istanbul, Teheran, il deserto del Beluchistan, Calcutta, Rangoon e Hanoi. Attraversa dieci paesi: Grecia, Turchia, Iran, Pakistan, Indja, Bangladesh, Birmania, Thailandia, Laos e infine Vietnam. Da quell'avventura è nato un libro pieno di strade difficili, di gente difficile, di fatiche ma anche di momenti di sfrenata libertà, di paesaggi indimenticabili e altrettanto memorabili incontri on the road. Sullo sfondo, un'Asia misera e opulenta, tragica ed esilarante. In primo piano, forte e mite, la sua ormai inseparabile Vespa.