Infiniti peccati

di Richard Ford

L'uomo è condannato alla solitudine? Leggendo Ford sembra proprio di sì, con tutte le mogli e i mariti separati che si incontrano nei suoi libri. I più saggi sembrano essere spesso i ragazzi, i figli di queste coppie, adolescenti maliconici che, abbandonati a se stessi, si organizzano, si danno da fare, cercano di tenere in pieid la baracca e osservano i disastri degli adulti con uno sguardo freddo e crudele. Gli 'infiniti peccati' sono generati dalla nostra incapacità di essere fedeli, affettuosi, sinceri, pazienti, onesti, appassionati, di essere veramente attenti e vicini alle persone che desideriamo o a quelle che dovremmo semplicemente amare. E, fra i tanti peccati, sembra spiccarne uno che, in fondo, non è neppure una consapevole colpa: la piccolezza del nostro essere uomini davanti a un sentimento così grande come l'amore, la meschinità della nostra vita reale rispetto ai sogni che la ispirano, l'avarizia, la grettezza e la miseria dei nostri rapporti con gli altri. Non siamo capaci di stare insieme, dice Ford. Il nostro interesse è superficiale, le nostre motivazioni sono spesso ridicole: incostanza e tradimento dominano le nostre relazioni e la vita in comune è così fragile che basta alterare un piccolo dettaglio per cambiare tutto. Dieci racconti, infinitamente densi e ricchi, sull'amore e drammi provocati dalla nostra inettitudine ad aver cura di questo sentimento.
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Richard Ford

Richard Ford, nato nel 1944 a Jackson (Mississippi), è considerato uno dei più grandi scrittori americani contemporanei. Con Il giorno dell’Indipendenza (1995; Feltrinelli, 1996) ha vinto i due premi più prestigiosi …

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  • Marchio: FELTRINELLI
  • Data d’uscita: 6 Settembre 2002
  • Collana: I Narratori
  • Pagine: 270
  • Prezzo: 17,00 €
  • ISBN: 9788807016219
  • Genere: Narrativa
  • Traduttore: Vincenzo Mantovani