Esiste un’altra Barcellona, molto diversa dalla città famosa per i quartieri eleganti, il design e i palazzi da cartolina di Gaudí. Una Barcellona oscura, che si nasconde ai turisti e agli innocenti: quella con l’anima nera, che non si vede o si fa finta di non vedere. È in questo sottobosco criminale che l’investigatrice Victoria González, ex giornalista con una storia poco chiara alle spalle, si muove decisa. Anche se la sua gravidanza avanzata, oltre a terrorizzarla, non le rende certo le cose facili. Quando riceve un incarico anonimo – accompagnato da un assegno fin troppo generoso – , Victoria inizia davvero a temere che i bassifondi di Barcellona si stiano espandendo oltre misura. Due sorelle, di tre e quattro anni, sono scomparse. Una è stata brutalmente assassinata. Dell’altra non c’è traccia. L’incarico è chiaro: bisogna trovare la bambina il prima possibile, preferibilmente viva. Comincia così un viaggio all’inferno. Un inferno che è vicino, troppo vicino. E rispetto al quale Victoria ha un’unica certezza: ci troverà dentro tutti i suoi incubi peggiori. Un noir duro come un pugno nello stomaco, scritto in una lingua affilata e fulminante. Un romanzo di grande impatto e crudele bellezza, grazie al quale Cristina Fallarás ‟fa luce tra le ombre, esorcizza le paure e mette il dito in quelle piaghe da cui molti, quasi tutti, si tengono alla larga” (‟Qué Leer”).
‟Cristina Fallarás rappresenta la nuova generazione di giallisti spagnoli, quelli per i quali è la rabbia a guidare tutto.”
El País
‟Un noir intenso, che non lascia scampo.”
La Vanguardia