Strutturato come una raccolta di lettere, Io voglio racconta i desideri – e i loro esiti – di cinque bambini che scrivono a un albero un po’ speciale, l’Albero-Voglio. L’Albero-Voglio, che si trova in un parco pubblico, ha il potere magico di realizzare i desideri più segreti degli esseri umani. È un albero gigante, frondoso e maestoso, con una grande cavità nel tronco in cui i bambini inseriscono le letterine. Cinque ragazzini sono i protagonisti della storia. Serena che vive una situazione familiare difficile chiede ad Albero-Voglio di riportare la serenità in famiglia. Simone, fratello di Serena, chiede ad Albero-Voglio di portargli un gatto, ma ha problemi di vista e di scrittura e nelle letterine sbagliando scrive ratto. Eugenio, il più educato e colto, chiede ad Albero-Voglio una serie di giochi ma soprattutto chiede di potersi liberare della sua grande timidezza e di diventare amico/fidanzato di Gioia. Gioia vive con la madre che da anni non ha più contatti con i suoi genitori. Il suo desiderio è che la nonna, che spesso la ospita a casa a fare merenda, e la madre facciano pace. Tatiana, allegra e naif, inventa e dà corpo al desiderio di una grande festa proprio sotto l’Albero-Voglio di cui diventa infine ‟la voce”.