Speciale: Abel. Il ritorno di Alessandro Baricco al romanzo
Un contributo originale di Baricco sulla nascita del libro, interventi di Alessandro Mari, video e molto altro. Uno speciale in progress dedicato ad Abel. Dopo oltre 8 anni da...
Long Beach Est. La polizia di Los Angeles non riesce a tenere il passo con l’alto tasso di criminalità. Ogni giorno c’è un anziano che viene rapinato, un bambino che scompare e un omicidio destinato a restare irrisolto.
Intanto però si è sparsa una voce: se qualcuno ha un caso su cui la polizia non può o non vuole indagare, ci penserà Isaiah Quintabe.
Lo chiamano “IQ”, e non solo per le iniziali. È un tipo schivo e non ha neanche uno straccio di diploma ma, dietro un’apparente mediocrità, si cela una determinazione implacabile e un’intelligenza feroce.
I suoi “clienti”, ignorati dalle autorità, si rivolgono a lui e lo pagano con ciò che possono permettersi: un nuovo set di pneumatici o una torta fatta in casa.
Isaiah si è sempre accontentato. Adesso, però, ha bisogno di liquidità.
Il nuovo cliente è una star del rap, vittima della droga e rimasto invischiato in una brutta faccenda che mette a repentaglio la sua vita. Ed è disposto a sborsare un’ingente somma a chi lo toglierà dai guai.
Quintabe accetta e, mentre indaga dando sfogo a guizzi geniali e abilità deduttive da fare invidia a Sherlock Holmes, tutto intorno a lui precipita: si imbatterà in una ex moglie vendicativa, in una banda di famigerati tagliagole e, come se non bastasse, nel mostruoso cane da guardia di un sicario psicopatico.
E più scava a fondo, più l’indagine si allarga e la posta in gioco si alza: se riuscirà a risolvere il caso, infatti, potrà rimediare anche a un vecchio errore commesso in passato. Altrimenti, non sarà soltanto il cane sguinzagliato dal sicario a dargli la caccia.
La campanella suonò. Boyd si mise a battere sul volante come su un bongo, spiando gli scolari che uscivano da scuola. L’energia che sprigionavano gli trasmise un brivido
piacevole, all’inizio, ma dopo poco lo fece sentire triste, e alla tristezza seguì la rabbia.
Nessuna delle ragazze era quella giusta. Troppo vecchie o troppo grasse,
o con l’aria troppo adulta. Avanti, aaavanti, ce ne deve pur essere qualcuna. E poi la vide.