Sabina è una doppiatrice cinematografica e deve fare i conti con un ambiente
obliquo, antipatico (in altri termini: anche qui il sesso procura o garantisce
la continuità del lavoro). Franco, il suo uomo, è invece un attore a tutto
tondo, alla ricerca di ruoli extra-commerciali, e il suo carattere limpido,
diretto, fa sì che trovi inaspettatamente un interlocutore in un regista finora
cinicamente ancorato alle regole del business. La relazione fra Sabina e Franco
è vitale, appagante, ricca di futuro. Eppure, quando resta incinta, Sabina
preferisce lasciare all’oscuro il compagno, "staccare" e passare il
Natale in America dove da molti anni si è trasferito il fratello. L’idea di
dar forma a una famiglia la costringe a riflettere sulla sua, sull’apparente
lindore e rigore che la memoria continua a restituirle. Una memoria accecata, è
evidente. Quando il fratello le fa capire che il severo padre professore ha
abusato di entrambi i figli, con il silenzio complice della madre, per Sabina è
un trauma difficile da metabolizzare. Il suo non aver visto, il suo non vedere
si riflette nella cecità fisica dell’amica Emilia alla quale è legata da un
antico e profondo affetto appena complicato da un’attrazione omosessuale (da
parte di Emilia) sempre più evidente. Sabina si trova al centro di una
ragnatela amorosa dove si fatica a distinguere i sentimenti e la bestialità del
desiderio, la forza dell’attrazione sessuale e la violenza cui sembra
inevitabilmente rimandare. Di fronte all’imminenza della maternità, di fronte
alla sensuale tenerezza di Franco, di fronte alle coppie che le si muovono
intorno e nella memoria (i genitori "perfetti", il fratello Daniele e
la protettiva moglie americana, Emilia e l’amica Maria, troppo delusa dagli
uomini), Sabina avverte la terribile ambiguità della verità: si può amare
fino alla violenza? Fin dove arriva la "norma"? Si può tradire
restando leali? Fin dove si può dire la "bestia" che abbiamo
nel cuore? Si può essere madri, padri conoscendo il peso di queste domande?
La gravidanza è quasi terminata e Sabina è ancora senza risposte. Ma forse c’è
ancora spazio per una mossa non prevista.