“La bellezza non è solo un tramonto. È anche una sintesi progettata da un genio e realizzata nel suo laboratorio”
È una sera stellata di ottobre. Massimo Galbiati, professore di chimica di una tranquilla università di provincia, e Virginio de Raitner, suo inossidabile ex collega ultracentenario, corrono verso la Svizzera a bordo di una Jaguar coupé. De Raitner lo ha convocato a sorpresa per farsi accompagnare a un convegno avvolto nel riserbo più assoluto. Quando arrivano a Locarno e il congresso inizia davvero, Massimo scopre che è strapieno di premi Nobel e che gli speaker sono gli scienziati di grido di quella sua stessa amata chimica ormai non più d’avanguardia. Una chimica sospinta da una scienza che sta scomparendo, quella della ricerca pura guidata dalla bellezza della conoscenza, dalla meraviglia della scoperta, dall’eleganza delle molecole pensate e delle soluzioni trovate per prepararle. E l’ultracentenario che c’entra? Ma è l’ospite d’onore! Applaudito, riverito da tutti, con la conferenza più importante del convegno locarnese. I privilegi e l’immenso potere di de Raitner, la ragione della chiamata di Massimo a fargli da accompagnatore, il perché dei Nobel riuniti in segreto: è tutto un mistero! Che si dipana nella sontuosa eleganza di Locarno e Ascona, in bilico tra la Grande Storia della chimica del Novecento e un’amicizia che nasce tra il professore che ha cinquant’anni e quello che ha più di un secolo. In forma di purissima commedia, il senso della vita per uno scienziato.