La commedia degli errori

di William Shakespeare

“In questo mondo io sono una goccia d’acqua che nell’oceano cerca l’altra goccia e, cadendovi, si disperde”

L’anziano Egeone da anni vaga alla ricerca dei figli gemelli, chiamati entrambi Antifolo. Da uno è stato separato a causa di un violento naufragio, che lo ha reso anche vedovo. L’altro figlio, compiuti i diciotto anni, è partito alla ricerca del fratello assieme a Dromo, lo schiavo che pure aveva perso un gemello nell’affondamento della nave, ma non ha mai fatto ritorno. Ciò che l’uomo non sa è che proprio in quel momento i destini dei figli e dei servi si stanno incrociando nelle strade della città in cui egli stesso si trova, Efeso, e che la loro perfetta somiglianza genererà equivoci e situazioni grottesche e, talvolta, salaci. Ispirata alle opere di Plauto, La commedia degli errori è forse il primo dei lavori teatrali di Shakespeare che, come scrive Nadia Fusini nell’Introduzione, in questo testo “indaga sulla differenza – cos’è reale? cos’è irreale? – con profonde intuizioni. E tratta con freschezza e maestria umori e sentimenti, emozioni e sconcerti dell’anima e della mente, su cui più avanti costruirà i suoi grandi personaggi. Ma già qui e ora, grazie alla straordinaria capacità di amalgamare influenze classiche, medievali, rinascimentali e folk, il giovane, eclettico drammaturgo arriva a un risultato notevolissimo. E geniale”.
 
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William Shakespeare

William Shakespeare è nato a Stratford-upon-Avon nel 1564, figlio di un commerciante di pellami. Riguardo alla sua vita, alla sua attività e alla cronologia delle sue opere si hanno notizie …

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