Speciale: Abel. Il ritorno di Alessandro Baricco al romanzo
Un contributo originale di Baricco sulla nascita del libro, interventi di Alessandro Mari, video e molto altro. Uno speciale in progress dedicato ad Abel. Dopo oltre 8 anni da...
Quando tacere, come parlare
Mai come oggi è stato facile comunicare e dare voce ai nostri pensieri attraverso l’uso delle parole. Twitter, sms, e-mail, post si moltiplicano e rimbalzano, circolano a una velocità tale da diventare irrecuperabili già pochi minuti dopo averli pubblicati – quelli aggressivi e tossici, trasmessi con la stessa impulsiva facilità di quelli amichevoli. La semplicità e la rapidità con cui possiamo esprimerci, insieme all’idea che esistiamo solamente se comunichiamo, ci hanno fatto dimenticare le virtù del silenzio e il potere delle parole. Sopraffatti da questo vortice compulsivo e comunicativo, dobbiamo imparare di nuovo a stare zitti, per acquisire la consapevolezza di ciò che proviamo prima di esternarlo, e a scegliere parole che restituiscano valore alla nostra comunicazione, per non rimpiangere di aver parlato.
Saper tacere è la forza nascosta della persona che agisce in piena coscienza, che sa ascoltare prima di dire e, poi, è in grado di esprimersi con saggezza, a ragion veduta, in modo pertinente. Che usa le parole giuste al momento giusto, ma sa anche non usarle affatto.
“Tacere permette di assaporare ciò che è. Nella musica, i silenzi sono importanti quanto le note. Senza il silenzio meditato, la musica potrebbe diventare rumore!
Proviamo a stare zitti, allora.”
“Questo libro ci interroga sul nostro modo di comunicare, per ritrovare parole che abbiano senso e peso.”
Cerveau et Psycho
Dai Commenti dei lettori di Amazon France:
“Sì, questo libro mi è piaciuto molto!!! Tutto ha un senso… pieno di risorse e di astuzie che mi possono essere utili ogni giorno a casa e sul lavoro: è prezioso. Grazie!”
“Tratta con intelligenza l’arte di aprire e chiudere la bocca per diventare completamente consapevoli di ciò che diciamo.”
“In questo periodo in cui si blatera e si ciarla, in cui sprofondiamo in discorsi futili e noiosi, gli autori ci propongono l’arte di vivere, di percepire e di nutrire la nostra interiorità.”