Speciale: Abel. Il ritorno di Alessandro Baricco al romanzo
Un contributo originale di Baricco sulla nascita del libro, interventi di Alessandro Mari, video e molto altro. Uno speciale in progress dedicato ad Abel. Dopo oltre 8 anni da...
di Guus Kuijer
Per Polleke non è facile accettare la perdita del nonno. Qualcuno le dice che il nonno continua a vivere in lei, qualcuno che lui la guarda sempre dal cielo e qualcuno che si è reincarnato in un altro essere vivente. E c’è chi, come la sua amica messicana, tratta il defunto come se fosse ancora vivo e insiste nel dire che non è rispettoso andare a trovarlo al cimitero senza portargli niente da bere e da mangiare: così le ragazzine vengono sorprese da due benpensanti mentre annaffiano di grappa la tomba. Tina e il maestro sono ormai sposati (ma i loro vivaci scambi di opinione non sono certo finiti), Spik ha finalmente trovato la sua strada e Mimun ha regalato a Polleke un bellissimo fazzoletto marocchino, scelto con l’aiuto della mamma. Nel frattempo un’altra estate è passata, Polleke ha compiuto tredici anni e il gruppo di amici si divide. E il lettore (anche quello adulto) sente subito nostalgia della simpaticissima eroina creata da Kuijer.
"Cos'è la poesia?" chiedi mentre punti i tuoi occhi azzurri nei miei. "Cos'è la poesia?" E me lo chiedi? La poesia... sei tu.
In questo libro Polleke si interroga sul mistero della morte e dell’amore, e capisce che anche lei, al di là di ogni religione, crede nella cosa più importante di tutte.
Guus Kuijer (Amsterdam, 1942) debuttò come autore per ragazzi negli anni ’70, quando i libri per bambini erano considerati un mezzo per costruire un mondo migliore. I suoi libri ebbero …