‟Tu non sei la prima persona che è stata ferita dall’amore. Non sei la prima persona che ha bussato alla mia porta. Non sei la prima persona che ho cercato di impressionare recitando brillantemente la parte della parte di quella che non si lascia impressionare. Non sei la prima persona che mi fa ridere. Non sei la prima persona che ho fatto ridere. Non sei la prima persona punto. Ma sei la persona in questo momento. E io sono la persona in questo momento. Noi siamo le persone in questo momento. E questo basta, no?”
Una donna di mezz’età ha una straniante conversazione con la se stessa quattordicenne. Un’ignara cliente di un supermercato si trova nel carrello un neonato angelico e paffuto, che la investe con un fiume di insulti e oscenità. Coppie in perenne, precario equilibrio tra amore e disamore reinventano il proprio passato narrandosi primi incontri immaginari.
In questi racconti, dove l'atto di raccontare è sempre più metafora di un gesto d'amore, Ali Smith riflette sulla natura stessa della short story come storia d’amore, con i suoi paradossi, le sue delicate verità, i suoi voli di fantasia.
In un continuo rimescolamento del confine tra realtà e fantasia, La prima persona parla con grande naturalezza al cuore, alla testa, al corpo. Sempre giocosamente intellettuale, ma anche toccante e divertente, Ali Smith esplora le strade, le ragioni e i meccanismi universali della necessità di raccontare.
Ali Smith ha un talento speciale per scoprire inaspettati lampi di bellezza e humour nella vita di tutti i giorni.
‟The Daily Telegraph”