La squadra dei miei sogni

di Sergio S. Olguín

Ariel ha quattordici anni e dedica il suo tempo alla scuola, agli amici e al calcio. La sua vita scorre tranquilla fino a quando comincia a lavorare in uno dei quartieri più poveri di Buenos Aires e conosce una ragazza che lo coinvolge in un’avventura senza precedenti: recuperare da una banda di delinquenti il primo pallone con cui giocò Diego Armando Maradona.
Ariel e i suoi amici dovranno confrontarsi con i pericoli della marginalità e con una polizia violenta. Supereranno prove e tentazioni senza perdere il coraggio e il buon umore, restando fedeli ai loro principi, all’amicizia, alle passioni.
Età: 13
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Sergio S. Olguín

Sergio S. Olguín è nato a Buenos Aires nel 1967. Laureato in Lettere lavora come giornalista dal 1984. Ha collaborato con le seguenti testate: ‟v de Vian”, ‟El amante”, ‟Página/12”, …
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  • Marchio: FELTRINELLI
  • Data d’uscita: 4 Ottobre 2007
  • Collana: Kids Gatto Nero
  • Pagine: 197
  • Prezzo: 12,00 €
  • ISBN: 9788807921216
  • Genere: Ragazzi
  • Traduttore: Luisa Cortese
Per i giovani lettori: Descrivici la squadra dei tuoi sogni!

Per i giovani lettori: Descrivici la squadra dei tuoi sogni!

Chi vorresti nella squadra dei tuoi sogni? Magari Totti con Del Piero e Ronaldinho! E perché non tu e il tuo papà? Per l’uscita di ‟La squadra dei miei sogni” di Sergio S. Olguín il sito Feltrinelli ti chiede di mandare la formazione dei tuoi sogni.
Sergio S. Olguín presenta La squadra dei miei sogni

Sergio S. Olguín presenta La squadra dei miei sogni

‟Da tempo volevo scrivere una storia per ragazzi imperniata sul calcio. Avevo scritto due romanzi per adulti e avevo voglia di raccontare una storia semplice su questa passione che unisce molti maschi argentini (e un numero sempre maggiore di donne). Mi era sempre piaciuta la frase di Albert Camus: ‘Tutto ciò che ho imparato sugli uomini e sulla morale l’ho imparato giocando a calcio’. Senza rendermene conto, mano a mano che scrivevo, andavo scoprendo che il calcio era il pretesto per raccontare altre realtà: la situazione dei giovani emarginati, i pregiudizi delle classi sociali, la violenza della polizia della provincia di Buenos Aires.”