Con La Vampata Scorza conclude il ciclo andino iniziato con Rulli di
tamburo per Rancas riannodando tutti i fili che hanno alimentato l'affresco
epico della lotta dei contadini peruviani per riconquistare le loro terre ai
grandi proprietari terrieri. I protagonisti della leggendaria vicenda e l'ambiente
carico di tradizioni del Perú sono gli stessi delle opere precedenti, ma a
questi si aggiunge ora la figura dell'avvocato Ledesma, un personaggio
storico, che dà il suo contributo alla rivoluzione contadina difendendo i
diritti della popolazione più povera. Come i suoi predecessori negli altri
romanzi del ciclo (Horacio Cachon, Garabombo, Tupac Amaru, Agapito Ro-bles),
anche Ledesma contribuisce alla riappropriazione non solo delle terre ma anche
dell'eredità storica e della cultura tradizionale, nel riscatto di un intero
popolo. E come già negli altri episodi della saga, la narrazione procede
seguendo diverse storie in un autentico racconto corale: accanto alle
vicissitudini di Ledesma, si svolgono, fra le altre, la storia della
trasformazione in santa di Maca Albornoz, la bella meticcia che aveva fatto
perdere la testa ai latifondisti della regione, e quella dell'ambiguo amore
del ladro di bestiame Doroteo Silvestre per un bandito, mentre i ponchos
magicamente continuano a profetizzare gli eventi nei loro disegni.
Manuel Scorza registra pagine dimenticate della storia della lotta dei comuneros
peruviani riscattandole dall'oblio con una narrazione che mescola al realismo
la fantasia mitica, creando figure indimenticabili.