Verità, soggettività, cura di sé, relazione con gli altri. Da tempo, questi temi sono oggetto della mia ricerca filosofica e lungo questa via ho presto incontrato Foucault. E' scattata da allora una sintonia, una sorta di corrispondenza tra quel che cercavo e verso cui mi dirigevo e quel che trovavo nei suoi scritti. Nel parlare di Foucault parlo, dunque, anche di me. Foucault ha pensato in modo originale e non tanto o non solo per gli argomenti di cui trattava - mai astratti, ma radicati sempre nelle istanze del presente - ma soprattutto perché ha cambiato le modalità consuete dell'interrogare, del rispondere: in breve, ha impresso una diversa curvatura ai modi abituali di fare teoria, ha prodotto, per dirla nel suo linguaggio, un vero e proprio effetto di campo. Per questo ritengo più che mai opportuno riprendere, oggi, le fila del suo pensiero, per segnalare l'ampiezza degli effetti e mostrare quanto sia ancora fecondo per noi. Di Foucault, cercherò qui di delineare - sia pure a grandi linee - le direzioni di ricerca, di analizzarne i temi peculiari (potere, soggettività, verità); infine prenderò in considerazione le torsioni teoriche più significative del suo percorso evolutivo. (dall'Introduzione)