“Io sono solo una finestra, attraverso di me puoi guardare nel divino che è l’esistenza.”
“Si deve essere meditativi, ma non in opposizione al sentire. Si deve essere meditativi ma colmi di sentimento, straripanti d’amore. E si deve essere creativi: se il tuo amore è solo un sentimento, ma non è traslato in azione, non avrà alcun impatto sull’umanità nel suo insieme. Lo devi rendere una realtà, lo devi concretizzare. Queste sono le tue tre dimensioni: essere, sentire, agire.” L’insegnamento del Buddha grazie allo sguardo rivoluzionario e dissacrante di Osho torna a essere una visione in grado di metterci in contatto con l’essenza vera delle cose e del nostro essere. Una volta acquisita la consapevolezza che solo l’autentica presenza ci dà, sarà facile lasciare andare ciò che è solo rumore, disturbo, falsità, puntare al cuore dell’esistenza abbandonando tutto quello che, nella vita quotidiana, ci fa sentire travolti in una corsa folle e senza scopo. Ma non si tratta di abbandonare la vita dei sensi, la vita materiale, e ritirarsi nel mondo dell’ascesi: si tratta di vivere nel mondo, di godere di quel che il mondo ci dona e ci mette a disposizione, di assecondare gli impulsi del nostro corpo ma senza farsene dominare, senza rimanerne prigionieri. A quel punto la quotidianità smette di essere affanno, per diventare un cammino di gioia, illuminato da una luce radiosa grazie a cui scoprire la nostra Via nell’oscurità della vita.